“L’ultimo a vedermi” di M. Dressler: recensione

Emma Rose Finnis. Figlia d’Irlanda. Nata testarda. Cresciuta per essere tenace di fronte alle ferite.

Nel paese di Benito, in California, lì, nella tenuta che l’ultima Lambry ha lasciato prima di morire, succedono cose strane. Ed è durante la trattativa della vendita della casa che Ellen, agente immobiliare, si accorge che forse i vecchi cacciatori non hanno estirpato dal territorio tutti i fantasmi intrappolati, pronti a dannare la vita dei vivi.

C’è solo un cacciatore che potrebbe eliminare quel tarlo, e Philip Pratt viene chiamato per risolvere il problema. E’ un cacciatore paziente, che calcola bene i suoi passi e le sue azioni. La fretta è la prima nemica del suo lavoro. Bisogna instaurare un legame col fantasma, colpirlo nelle debolezze, scovare il suo nome per portarlo finalmente nel mondo dei morti.

Ma Emma Rose ne ha visto parecchi di cacciatori che si professavano infallibili, eppure è ancora lì, ad assediare la tenuta del Lambry per generazioni e generazioni. Deve vendicarsi per il torto subìto quando era in vita, quando era una semplice cameriera finita sotto l’occhio innamorato di Quint Lambry. Emma Rose è sempre stata una ragazza tenace, anche in vita, e adesso che è un fantasma, adesso che osserva con tristezza il cimitero di Evergreen dove tra le lapidi spezzate giace la sua famiglia, ha imparato come placare la sua rabbia per non apparire agli occhi dei vivi.

Solo perché non vedi nulla, non vuol dire che non ci sia qualcosa.

E’ la rabbia che accende quel cuore che giace morente nel petto di un fantasma. Causa vibrazioni che i cacciatori sono pronti ad ascoltare per abbatterli e allontanarli per sempre da questo mondo.

Emma Rose studia Pratt, è quasi affascinata dal suo modo di lavorare e coglie ogni piccola occasione per attirarlo nella sua trappola. Per attirarlo dentro la dimora Lambry, nel giusto posto per eliminare il fantasma che ha messo in subbuglio la cittadina.

Perché Emma Rose non è l’unica ad aggirarsi nel paese, perché Emma Rose non è cattiva come ogni cacciatore vuol far pensare.

Cosa ne sarà di lei quando Pratt si avvicinerà verso la giusta strada? La sua tenacia la salverà?

“L’ultimo a vedermi” è il primo libro della serie The Last Ghost di M Dressler. Un romanzo gotico che sin dall’incipit riesce a creare la giusta ambientazione e atmosfera in cui il lettore non può che rimanerne intrappolato. Ad ogni pagina, tra racconti del passato che si intrecciano al presente, scopriamo di più di Emma Rose. Una donna temeraria, sia in vita che nelle sembianze di fantasma. Con uno stile mai noioso e mai scontato, la narrazione cammina su un sentiero tortuoso carico di tensione. Ho trovato la trama davvero ben articolata. Una lettura che mi è piaciuta molto e che consiglio agli amanti del genere e non solo.

Ringrazio la casa editrice Nua Edizioni per questa collaborazione e per l’invio della copia.

Valutazione

4.65

Trama

5.0/5

Stile

4.5/5

Personaggi

4.5/5

Copertina

4.5/5

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