“Sirley” di Elisa Amoruso: recensione

Titolo: Sirley
Autrice: Elisa Amoruso
Casa Editrice: Fandango Libri
Anno: 2020
Pagine: 160

Dove stavamo prima, davanti alla finestra era pieno di alberi. Dove stavamo prima, c’erano il pavimento di legno e la moquette. Dove stavamo prima, mi ero fatta degli amici e ora mi tocca ricominciare.

E’ il 1989 quando Nina si trasferisce in un nuovo quartiere dai palazzi nuovi e con tanti piani. Ha una famiglia incasinata. Un fratello di sei anni che non riesce ad esprimere a parole le sue emozioni e li traduce in scatti di rabbia e due genitori legati da un amore che viene visto solamente in poche e particolari circostanze.

La nuova casa non le piace, le sfugge anche il perché di quel trasferimento, ma poi incontra lei. Incontra Sirley e il suo mondo inizia a girare in un nuovo senso.

Quando sto con lei mi convinco a fare cose che da sola non avrei mai il coraggio di fare.

Sirley è diversa dalle altre.

E’ diversa non solo per i suoi capelli ricci o per la sua carnagione scura. Non per la sua bravura nel ballare la lambada o perché sogna di interpretare la Madonna nella processione di quartiere.

Sirley è diversa perché scuote in Nina nuove sensazioni ed emozioni che non ha mai provato.

Per Nina, Sirley è un’amica, una sorella maggiore…o forse qualcosa di più. Vorrebbe passare più tempo con lei, inventa per la prima volta delle bugie per averla al suo fianco.

Sirley non ha paura di ridere forte, non le importa di quello che pensa la gente. Non le importa di distruggere un ricordo. Non le importa di dire bugie.

Sirley è una bambina problematica.

E’ così che la suora della scuola la presenta per la prima volta a Nina. E’ di Cayenne, Guyana, arrivata in Italia da poco e con una madre che non ricorda più, con delle origini che si porta dentro in una profonda tristezza.

Sirley è forte e il suo coraggio rende più sicura Nina.

Per Nina, Sirley diventa il suo mondo. Un’amicizia che forse non avrà un futuro. Un sentimento che le travolge inaspettatamente e a cui non sanno dare un nome.


La brevità della narrazione non pesa assolutamente sull’intensità delle emozioni che il romanzo suscita al lettore. In uno stile così diverso, dove i dialoghi sono accentuati dal corsivo, con una prima persona, nonchè Nina, che ci apre le porte del suo mondo interiore, in “Sirley” si parla di adolescenza e di crescita. Si parla di problemi famigliari che cercano di essere nascosti. Si parla di amore, si parla di amicizia.

Ogni paesaggio, ogni descrizione dei luoghi è ben caratterizzata. Dal dialetto napoletano, ad ogni angolo dei palazzoni che svettano nel quartiere.

“Sirley” è un ottimo romanzo di formazione che lascia molti punti di ispirazione e di riflessione.

Ringrazio la casa editrice Fandango Libri e Riccardo per l’invio della copia cartacea❤


459 letture

Valutazione

5

Trama

5.0/5

Stile

5.0/5

Personaggi

5.0/5

Copertina

5.0/5
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7

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