“Wolfsong – Il canto del lupo” di TJ Klune: recensione

Ascoltami, Ox. I mostri sono veri. La magia è reale. Il mondo è un luogo oscuro e spaventoso ed è tutto reale.

Prima di andarsene, il padre aveva deciso di dargli una lezione, voleva fare capire a quel figlio lento ma buono che nella vita tutti lo avrebbero preso a calci in culo, che non valeva assolutamente nulla.

Oxnard, Ox, aveva fatto suo quel discorso, osservando suo padre andare via con la speranza che un giorno sarebbe tornato, nonostante fosse un alcolizzato ed un uomo difficile. All’età di dodici anni decide di prendere in mano le redini della famiglia, di aiutare economicamente la madre lavorando nell’officina di Gordo, l’unico che riesce a comprenderlo anche semplicemente con uno sguardo.

Perché Ox non è bravo con le parole, fa del silenzio la sua armatura e si nasconde da tutti perché è l’unica cosa che gli riesce bene. A scuola lo definiscono strano e lo prendono spesso in giro, ma passerà e a lui non importa.

E poi, nella sua vita già capovolta, arrivano i Bennett che si insediano nella casa in fondo al sentiero. Quella abitazione che non è mai stata abitata, ma che adesso ospita una famiglia calorosa e…strana.

E’ questa la vita, Ox. E’ fatta di scelte. Le scelte che prendiamo determinano chi diventeremo.

Ox non si è mai chiesto che odore portasse addosso, ma è all’età di sedici anni che lo scopre, con uragano che con braccia e gambe si arrampica sul suo corpo mentre rientra da lavoro. Joe Bennett lo definisce qualcosa di epico e fantastico che sa di pigne e lecca-lecca. E’ strano. Quel ragazzino più giovane di lui e l’intera famiglia è strana.

E’ calorosa, in modo celere lo accettano in casa, gli fanno sentire il calore degli abbracci e delle carezze. Diventa ospite fisso nelle cene di tradizione, diventa il migliore amico di Joe, diventa un figlio per Thomas ed Elizabeth, e un fratello per Carter e Kelly. E’ come se ogni membro di quella famiglia sconosciuta, ad un tratto dipendesse da lui. E’ come se anche la sua vita inspiegabilmente iniziasse a dipendere dalla loro.

E poi lo scopre. Scopre il loro segreto. Una notte di luna piena scopre la verità sui licantropi, la verità sulla famiglia Bennett. La sua vita già stravolta prende un’altra piega ed è solo sua la decisione di farsi invischiare nella vita dei Bennett. E’ solo sua la decisione di ascoltare il suo cuore e quel canto che ulula irruente nel profondo quando Joe Bennett diventa ai suoi occhi più di un migliore amico.

Ho letto “Wolfsong – Il canto del lupo” in soli due giorni. Perché la storia tiene incollato il lettore alle pagine senza via di scampo. Sin dalle prime righe si trova ad essere Ox, quel ragazzino insicuro, impacciato con le parole, abbandonato e poi amato fino a diventare parte di un branco ed un uomo forte. Pagina dopo pagina, è lo stesso lettore a sentirsi parte del branco dei Bennett, a lottare contro la magia oscura e ai lupi cattivi.

Azione, magia, suspense, amore, famiglia, amicizia… Wolfsong è tutto questo oltre ad essere il primo libro della serie Green Creek.

Ringrazio la casa editrice Triskell Edizioni per questa collaborazione e per l’invio della copia.

Valutazione

4.65

Trama

4.5/5

Stile

4.5/5

Personaggi

4.5/5

Copertina

5.0/5

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