“Per chi vive sulle tartarughe” di Leonardo Mercadante: recensione

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La storia che, però, mi piaceva di più era quella della tartaruga. La conoscete? Secondo questo mito: le piante, gli alberi, gli animali, le montagne, i cinema, le autostrade, i fast-food, le pizzerie, i pozzi petroliferi, i cinesi, i grattacieli, i computer, le fisarmoniche, le macchine per il gelato, le edicole, le automobili, i cani, i gatti, gli zii, i bisnipoti e tutti gli altri vivrebbero su un’enorme tartaruga, che ci trasporterebbe tutti sul suo enorme e tondeggiante guscio.

Dino ha cinque anni e una grande voglia di scoprire com’è fatto il mondo.

Nel suo libro c’è un mito che tanto gli piace leggere. La protagonista è la tartaruga, che porta sopra il proprio guscio l’intero mondo.

Se la tartaruga porta addosso tutto il mondo, lei su cosa appoggia?

È la domanda che gli pone Greta, la sua amica dell’asilo. Ma lui è sveglio ed intelligente quindi la tartaruga poggerà su un’altra tartaruga e così all’infinito, perchè Dino è sicuro che le tartarughe siano infinite proprio come i numeri!

Se da un lato ha delle risposte, dall’altro non sa esattamente come sopra un guscio tutto possa essere così in ordine. Per trovare il giusto equilibrio del mondo ha estremamente bisogno non di modellini o del pongo, ma delle vere tartarughe.

Ma la mamma, figura presente nella sua vita, non cede alla richiesta e il padre, troppo occupato a considerare se stesso per considerare il proprio figlio, nemmeno lo ascolta.

Dino scrive così una lettera alla tartaruga, per capire come funziona il mondo.

La sorpresa è strabiliante, per Dino, perchè riceverà una risposta e le tartarughe lo porteranno in un mondo fantastico abitato da personaggi fantasiosi dove troverà le sue risposte!

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Credo che “Per chi vive sulle tartarughe” contenga molti messaggi tra una metafora e l’altra, tra un fatto divertente e l’altro. E’ bello scovarli durante il racconto di Dino e poi stupirsi di come rispecchino la realtà. Dalle preoccupazioni che la vita ci impone e che ci avvolgono in una presa ferrea, dall’indifferenza di figure fondamentali per la crescita, ai litigi che rendono l’atmosfera tesa e traboccante di bugie.

Davvero si può vivere senza preoccupazioni? Oppure esse ci rendono in qualche modo più umani e più forti?

L’ho trovato un libro che può benissimo essere letto dai grandi e dai più piccoli, con un fluido e semplice stile incastrato in descrizioni efficienti.

Ringrazio Leonardo Mercadante per questa collaborazione🐢

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