“Frozen” di GotenS: recensione

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Un cuore di ghiaccio…davvero il suo cuore era così freddo da non esprimere i sentimenti e le emozioni?

Dal carattere schivo e introverso, Nico viene lasciato dal fidanzato Jules dopo quattro anni di relazione perché accusato di non riuscire a mostrare i propri sentimenti.

Anche di fronte alla presa di posizione di Jules e all’abbandono, Nico non riesce a portare a galla il suo vero stato d’animo, nonostante dentro si senta uno straccio.

A differenza sua, invece, il fratello gemello Michael è un libro aperto ed una persona espansiva, pronta a fiancheggiarlo durante la sua ripresa per la batosta. È l’unico che non lo ha mai rifiutato dopo che i genitori lo hanno allontanato a causa della sua omosessualità. Ma essere accusato di avere un cuore di ghiaccio ferisce così tanto Nico da costringerlo a chiudersi in se stesso.

I momenti in cui si sente in pace col mondo sono quando dall’appartamento inferiore trapelano le note suonate al pianoforte da Will, un pianista gentile e dal carattere affabile che ben presto diventa molto importante per Nico.

Voleva quell’uomo che in poco tempo era riuscito a insinuarsi nella sua vita e ad avvolgerlo come una coperta calda.

Ringraziandolo per averlo salvato da un possibile sfratto a causa della sua musica in orari irregolari, William si avvicina a Nico divenendo una costante nella sua quotidianità. La pacatezza del suo carattere, la dolcezza dei suoi modi ammaliano ben presto Nico, ma donare nuovamente il proprio cuore con la paura di non essere abbastanza è difficile.

Soprattutto quando lo spagnolo e focoso Ricardo lo confonde e le verità taciute di William lo travolgono come un’onda.

Nico sarà in grado di superare il dolore causato dalle bugie? E se anche lui nascondesse un passato turbolento?

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Affermare che Frozen sia stata una lettura piacevole risulta piuttosto difficile. Se nella sua lentezza, peccando di alcuni tratti descrittivi per rendere la lettura empatica, all’inizio la storia si stava svolgendo verso una direzione, quasi alla fine del libro l’intera faccenda ripiega su un carattere thriller o spy story che non ho apprezzato appieno.

E’ stato come un cambio di rotta avvenuto con troppa velocità e poche spiegazioni, lasciando l’amaro in bocca.

Credo che la storia poteva svolgersi in maniera più lineare e avvincente, le carte c’erano tutte, ma poi mi sono vista inciampare nella lettura e a trovarmi un po’ confusa.

Ringrazio la casa editrice Triskell Edizioni per l’invio della copia in cambio di un’onesta recensione❤

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