“Le schegge” di Bret Easton Ellis: recensione

Titolo: Le schegge
Titolo originale: The Shards
Casa editrice: Einaudi
Autore: Bret Easton Ellis
Anno: 2023

Erano il sesso e i romanzi e la musica e i film a rendere la vita sopportabile – non gli amici, non la famiglia, non la scuola, non la scena sociale, non le relazioni.

Autobiografia o è tutta una finzione? È davvero importante saperlo? Resta comunque il fatto che è stata una delle tante domande che mi sono posta subito dopo aver terminato la lettura. Ho anche pensato di prendermi tutto il tempo necessario per scrivere questa recensione. Per le troppe parole, temo. Per non essere celere nel dargli un senso nel vortice della confusione, aggiungerei. Non so se questa lettura mi è davvero piaciuta, però mi ha intrigata.
Lo stile di Ellis, di cui non ero a conoscenza, mi ha intrigata molto.
Almeno fino alle prime pagine.
Poi mi sono persa. Un pò nei pensieri di un Bret di diciassette anni e l’accettazione di vestire i panni di un adolescente che non è specchio del suo vero essere. Un pò nelle feste sfrenate, negli atti estremi, nella droga, nell’alcool e nella musica dei primi anni ’80. Un pò nelle strade di Los Angeles.
Tante descrizioni, poco coinvolgimento e, ancora, tanti punti dilungati. In diversi capitoli, dopo aver voltato le pagine, mi trovavo di fronte sempre alle stesse scene, sempre agli stessi avvenimenti, come se non riuscissi mai a muovermi sempre più a fondo della narrazione.
Un thriller sotto diverse sfaccettature portato allo stremo.
Magari vado controvento, magari non ho colto ciò che bisognava cogliere, ma ne sono rimasta un pò delusa.
Forse Bret Easton Ellis è per pochi. E forse, al momento, non è per me.

19 letture

Valutazione

2.1

Trama

2.3/5

Stile

2.0/5

Personaggi

2.0/5