“Giorni felici” di Zuzu: recensione

Titolo: Giorni felici
Autrice: Zuzu
Casa Editrice: Coconino Press
Pagine: 458
Anno: 2021

“E’ che mi fai paura quando parli così.”
“Perché?”
“Perché non conosco tutti i pensieri che fai prima di esprimerli e ho come la sensazione che tu dica ad alta voce le parti che ti consolano e che tieni per te le parti che fanno male.”

Un personaggio difficile, quello di Claudia, infiammato dalla voglia di voler fare tanto e poi inabissato dalle insicurezze della propria persona. Per partecipare ad un provino per diventare attrice, decide di interpretare dei versi di “Giorni Felici” di Samuel Beckett. Parole che si cuce addosso, che le stanno a pennello e che l’aiutano ad estrapolare dal petto tutto ciò che prova.

Un’interessante particolare che viene fuori pagina dopo pagina, è la mutazione che Claudia subisce quando i sentimenti la inondano. Diventa pallida di fronte alle insicurezze, alla paura di non essere abbastanza, di essere qualcosa di rotto. Sbucano fuori zanne e artigli quando a trapelare è il suo istinto, quella parte consapevole dell’essere donna e delle sue voglie e provocazioni. E poi le ali, due grandi ali per sentirsi libera per non essere qualcosa ancorata al terreno, chiusa in gabbia.

Il contrasto vissuto internamente, in una spirale di crescita, si ampia anche nella figura dei due uomini a cui Claudia cerca di donare il proprio cuore. Conosciuto durante una serata con le amiche, Giorgio è più grande di lei. Ha già quarant’anni quando una Claudia diciottenne si innamora di lui. E’ una relazione deleteria, dove l’uomo non riesce mai a vederla come una vera e propria donna, ma una bambina da proteggere, o è quello che vorrebbe fare. Ma Giorgio non riesce ad accettare le fragilità di Claudia, mettendo sempre al primo posto se stesso. Al contrario di Piero, dolce e premuroso, colui che riesce ad abbracciare ogni parte di Claudia, facendola sentire al sicuro.

Ma Giorgio ritorna nella sua vita. Incontrato per caso, a differenza di anni, Claudia riesce a vedere quanto i loro mondi non siano complementari e quando l’atteggiamento e le decisioni di Giorgio lo tingono una persona meschina e viscida, Claudia riesce ad opporsi, riesce a volersi bene con un gesto estremo.

Non c’è ingenuità, nei tratti disegnati da Zuzu. I colori pastello non rendono la storia elementare. E’ una storia dura, è una storia che non lascia tutto all’immaginazione, ma l’aiuta con vignette eloquenti e crude. Forse, in una prima lettura, il significato di una Claudia, donna in crescita, donna confusa, donna determinata non viene ben compreso. Ma in fondo siamo un po’ tutti Claudia. Siamo tutti alla ricerca di completezza, siamo tutti alla ricerca di un amore, siamo tutti alla ricerca di accettazione e comprensione, soprattutto in noi stessi.

“Metti tutta la tua persona in ogni cosa che dici, in ogni cosa che fai, in ogni momento…sei tutto intero. Io intera lo sono mai stata? Lo sarò mai?”
“Tu non sei a metà. Sei due in una.”

Ringrazio Riccardo per l’invio della copia cartacea.


228 letture

Valutazione

4

Trama

4.0/5

Stile illustrazioni

4.0/5

Personaggi

4.0/5

Copertina

4.0/5
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