“Creatura della notte” di Hanna Gustavsson: recensione
Esiste anche una cosa chiamata responsabilità sociale, sai? Interessarsi ad altre persone oltre a sé stessi.
L’adolescenza è quella fase della propria vita in cui tutto sembra difficile. Non ci si sente compresi, ci si sente indifesi. E’ una fase di crescita e scoperta. Scoperta del mondo degli adulti e scoperta di sé stessi.
Iggy, ovvero Ingrid, ha 14 anni e preferisce stare chiusa nella propria cameretta dietro lo schermo del computer alla scoperta di forum che rispondono alle sue domande esistenziali o che le illustrano le sue curiosità sul corpo maschile.
Sua madre ha sempre adorato vestire i panni di un ottimo genitore, ma adesso di trova in difficoltà, perché Iggy non vuole parlare con lei e il più delle volte ne ricava risposte secche e fugaci. Si rifugia così nella sua relazione con Bosse, il quale cerca di conquistarsi la simpatia di Iggy.
Un giorno, a scuola arriva il fotografo per i ritratti che poi verranno acquistati dai genitori. Con lui Iggy condivide l’amore per la musica hard-rock. Tra i messaggi scambiati nel forum in cui Iggy si è etichettata con il nickname “Creatura della notte” e incontri programmati, tra i due nasce una sintonia.
Ma Iggy è alla ricerca della sua vera personalità, è alla ricerca della sua sessualità, alla ricerca di qualcosa di stabile che contrasta l’instabilità dei suoi pensieri.
Creatura della notte è un graphic novel che si legge davvero in pochi minuti. E’ una piccola incursione, un sguardo in una piccola parte della vita di Ingrid, specchio di ogni adolescente. I disegni non li ho trovati molto perfetti, piuttosto grossolani tanto da non far risaltare molto le nuvolette dei discorsi. Creatura della notte tocca alcuni dei temi più importanti nell’adolescenza: il rapporto con i genitori, il rapporto con sé stessi, le proprie imperfezioni in una speranza di accettazione e il rapporto di amicizia.
Ringrazio la casa editrice Fandango Libri e Riccardo per questa collaborazione e l’invio della copia cartacea.