“Anna” di Simon Schiele: recensione

Titolo: Anna: il canto dell’adolescenza
Autore: Simon Schiele
Casa Editrice: Self Publishing
Anno: 2022
Pagine: 54

Non si tocca mai il fondo, ecco la verità. Anche quando credi di averlo raggiunto, anche quando credi di conoscerlo bene, è sempre pronto a trascinarti più in basso, una volta ancora, senza pietà.

Ha un diario, Anna, un diario come ancora di salvataggio, come unico punto fermo nella sua vita. Nelle pagine ci riversa i suoi sentimenti pungenti, frastagliati, sanguinanti. Giorni su giorni vissuti senza sapere esattamente quale strada percorrere.

Non si ferma, Anna, continua a camminare, continua a riempire le pagine come abiti di figure da adempiere. Una volta è figlia, una volta è un’ex fidanzata e poi di nuovo fidanzata, una volta è una cantante soprano, una volta è l’arrogante, quella ferita anche dal suo modo di essere. Un’adolescenza divisa tra la voglia di vivere col padre e l’accettazione di una nuova famiglia imposta dalla madre. Una sorellastra a cui voler bene e ancora se stessa persa nelle indecisioni.

Tutto sembra andare per il verso giusto quando incontra Sophie. L’esuberanza della vita di Sophie l’attrae, così diversa da lei. Il suo riuscire a fronteggiare ogni minimo cambiamento, ogni minima tempesta, la rende nei suoi occhi una ragazza perfetta. E’ attratta dal suo modo di fare, dai suoi abbracci e dalle sue carezze. Anna si innamora della sua essenza, si innamora dei suoi sorrisi.

E quando crede di aver preso la strada giusta, Anna si trova a dover affrontare l’esigenza di un allontanamento da tutto e da tutti. Si aggrappa alla sua dote di soprano per restare a galla, per trovare davvero il proprio io. Perché Anna non sa chi è davvero, non sa chi vuole essere. Nella tempesta emotiva e psicologica in cui si districa, si accorge troppo tardi che a soffrire nella vita non è solo lei. Che anche le persone all’apparenza esuberanti hanno le loro battaglie. Guerre taciute e soppresse alla gola fino a quando nemmeno l’ultimo respiro passa più.


“Anna” è il racconto di una notte, dice Simon, che ringrazio per questa collaborazione. “Anna” è una storia reale che brucia ancora la pelle. “Anna” è il percorso di un’adolescenza turbolenta, è passione per i propri sogni, è la forza di rialzarsi dopo una caduta. Il libro è composto da poche pagine, ma sono state decisive e incisive per lasciare tutti i messaggi importati che possiamo cogliere tra le parole.
Ringrazio ancora Simon Schiele per questa collaborazione e per essersi affidato nuovamente alle mie parole.


147 letture

Valutazione

3.15

Trama

3.5/5

Stile

3.0/5

Personaggi

3.0/5
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