“Arriva il diavolo” di Linda Ladd: recensione
Quando io dirò “arriva il diavolo”, tu farai tutto quello che ti dirò.
Per Claire Morgan, strabiliante detective della Contea di Canton, trovarsi di fronte ad un giovane cadavere che pende da una colonna sotto ad un ponte dà il via ad un caso sconcertante e tanto inquietante, che metterà i suoi nervi a dura prova ed i suoi ricordi e la sua lucidità sul filo di un rasoio.
Sembra un caso come tutti gli altri, ma la morte di Mikey Murphy nasconde un segreto agghiacciante, che si collega al ritrovamento di una giovane all’interno di un forno ormai carbonizzata.
Si tratta di suicidio premeditato o di omicidio? Quale mente così altamente disturbata può spezzare la vita di due ragazzi così giovani? E cosa nascondono le morti, apparentemente suicide, avvenute tra i ragazzi della clinica psichiatrica Oak Heaven?
Claire Morgan riuscirà a risolvere il caso senza finire intrappolata in questo gioco di manipolazione mentale che sembra aver messo in atto “il diavolo” in persona?
“Arriva il diavolo” è un bel thriller psicologico capace di lasciare il lettore incollato alle pagine. Dove nulla è scontato, dove fino all’ultimo “il diavolo” si rivela difficile da trovare. Forse mi sarei aspettata di più dalla chiusura del caso, ma è stata una lettura che ho apprezzato davvero molto.
Ringrazio la casa editrice Nua Edizioni per questa collaborazione e per l’invio della copia cartacea.