“Fragaria” di Lucy Rosca: recensione

Pareva come se la perfezione e l’imperfezione, l’eleganza, e l’irruenza, la tranquillità e il turbamento, il bene e il male, si scontrassero in quel volto, mischiandosi tra loro in un equilibrio decisamente singolare e dando vita a una bellezza angelica dalle increspature infernali.

Anche tra piante velenose e spine pungenti possono nascere frutti succosi e fiori meravigliosi.
Oliver, trasferitosi nella cittadina inglese di Sunster per fuggire da una promettente carriera universitaria imposta dal padre, ne comprende il significato quando si imbatte in Adelchi Clearwater, il barone del castello di Sunster.

Impegnato in una vita monotona, priva di emozioni forti, Oliver decide, una notte, di seguire il proprio istinto e raggiungere i piedi del grande castello che svetta con maestosità e regalità tra le colline di Sunster. Sono tante le leggende che vorticano attorno le mura, parole che per Oliver non hanno alcun significato e fondamento, almeno fino a quando nel bosco, braccato da un cinghiale, in suo soccorso arriva Adelchi.

Di una bellezza innaturale, il ragazzo così misterioso attira sin da subito Oliver, inebriandolo di nuove sensazioni, soprattutto di una curiosità che vuole assolutamente assetare. Odia il banale, la mediocrità e tutto ciò che è noioso. La ricerca del diverso, del singolare lo ha spinto, nella vita, ad osservare quei dettagli che un comune osservatore potrebbe dare per scontato, perdendoli nella semplicità, nell’ovvietà.
I dettagli tralasciati, dimenticati dagli altri scaturiscono in lui forti emozioni e Adelchi diventa il fulcro della sua attenzione con quel suo fare scontroso, quelle parole lasciate a metà per paura di svelare qualcosa che custodisce da sempre nel cuore fino a corroderlo.

Il tripudio di questi nuovi sentimenti, l’attrazione che prova inaspettatamente, porta Oliver ad avvicinarsi sempre di più ad Adelchi, fino a non poter fare a meno della sua presenza nella propria vita. Fino a scoprire che dentro quelle leggende scivola una verità terribile. Una verità che lega la realtà col sovrannaturale.

Perché Adelchi non è un ragazzo come gli altri, Adelchi ha tra le mani una maledizione che giorno dopo giorno lo spezza, lo rende sempre più succube del suo orribile destino. Un destino acquisito da un’orrenda maledizione che è stata inferta alla sua famiglia: riuscire a leggere tutti i ricordi e predire la morte della persona con cui entra a contatto.

Oliver sa che alcune battaglie sono già perse dall’inizio, che certe cose non posso essere cambiate soprattutto se vanno oltre la logica, ma lascerà che Adelchi ne faccia parte? Riuscirà a tirarlo fuori dall’oblio oppure precipiteranno insieme senza un ritorno?

“Fragaria” è un libro fantasy che si lega a miti e leggende creando una trama piuttosto interessante. La capacità che Adelchi riesce per una condanna ad ereditare dalla sua famiglia è qualcosa che passo dopo passo spegne quella luce che lo tiene vivo, un fardello piuttosto pesante che, durante la lettura, anche il lettore ne acquisisce il peso sulle spalle.

Due personaggi, quelli di Oliver e Adelchi, in forte contrasto tra di loro, ma che riescono comunque ad incastrarsi tra difetti, incomprensioni e particolarità. Dove Oliver è più goffo e timido, Adelchi è più meticoloso e audace. Contrasti che li portano ad un legame forte e indissolubile.

La trama si sbroglia con facilità su uno stile semplice e pulito. Nonostante alcuni passi un po’ dilungati, che potrebbero rallentare la lettura, verso gli ultimi capitoli la storia affronta una discesa interessante con la presenza di accadimenti incalzanti.

Ringrazio la casa editrice Triskell Edizioni per questa collaborazione e l’invio della copia.

Valutazione

3.15

Trama

3.5/5

Stile

3.0/5

Personaggi

3.0/5

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