“Prima che il buio” di Nico Priano: recensione

Titolo: Prima che il buio
Autore: Nico Priano
Casa Editrice: Nua Edizioni
Pagine: 300
Anno: 2021

La baciò, una volta, due e un’altra ancora. Sentiva il suo profumo, il battito accelerato del suo cuore. Quando riaprirono gli occhi, restarono senza parole, a guardarsi. Era troppo bello per non essere la cosa giusta da fare.

Michele è nato e cresciuto all’Oriana, in una famiglia di contadini. Giulia appartiene ad una famiglia benestante, proprietari di una farmacia e di origini ebraiche.

L’incontro in una festa di paese dà l’inizio ad un amore forte e difficile. Nonostante la consapevolezza di appartenere a due ceti diversi, Giulia e Michele non riescono a non provare dei sentimenti l’una per l’altra e quando sembra che un futuro rigoglioso sia imminente per loro, arriva la guerra.

La Seconda Guerra Mondiale si insinua selvaggiamente nelle loro vite. Michele deve arruolarsi, Giulia deve nascondersi. I tedeschi iniziano i rastrellamenti per le città, cercano, scovano, infieriscono ed uccidono. Le bombe cadono sui campi, le famiglie vengono divise, i parenti dispersi. L’orrore segna nella pelle, segna nel cuore e nella mente.

Le lettere di Michele sono un balsamo per Giulia e per la famiglia. Con gli anni diventano sempre più rade, i legami sembrano sfilacciarsi. Riusciranno Michele e Giulia a resistere alle dure imprese che la guerra impone?


La storia di Michele e Giulia scivola lungo gli anni, toccando il 1935 fino al 1945. “Prima che il buio” è animato di amicizia e amore, di dolore e di forza. Attorno alla loro storia gravitano gli amici di una vita, la forza dei famigliari. L’autore narra nei particolari ogni evento, toccando anche il crollo della Diga di Molare.

“Prima che il buio” è stato un percorso che non riesco a descrivere adeguatamente. Mi ha donato dei sentimenti contrastanti. Se all’inizio la lettura è riuscita a trasportarmi con facilità nella vita di Michele e di Giulia ad un tratto, andando avanti, non sono più riuscita a trovarmi a loro fianco. Mi sono persa. Ho perso per strada prima Michele e poi Giulia, trovandomi alla fine del libro un po’ dispiaciuta. Ho trovato dettagliati fin troppi elementi che mi hanno più volte distratta. E’ stata una lettura che ho apprezzato ma che non è riuscita a coinvolgermi.

Ringrazio la casa editrice Nua Edizioni per questa collaborazione e l’invio della copia cartacea.


177 letture

Valutazione

3.25

Trama

3.0/5

Stile

3.5/5

Personaggi

3.0/5

Copertina

3.5/5
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