“Un erede sconveniente” di K. J. Charles: recensione

Titolo: Un erede sconveniente
Titolo originale: An unsuitable heir
Autore: K.J. Charles
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Serie: Sins of the Cities #3
Collana: Rainbow
Pagine: 288
Anno: 2020

Per tutta la vita, Mark era sempre stato alla ricerca di qualcosa senza sapere cosa fosse, e l’aveva trovato proprio lì, con Pen.

L’Uomo di Nebbia continua a nascondere i propri crimini nella foschia della Londra vittoriana. Non sembra avere una forma e sono pochi gli indizi per attribuirgli un viso e un nome. Ma Mark Branglewicz, semplice investigatore privato, sa il perché l’uomo misterioso continua a disseminare morte.

Il passato della famiglia Taillefer è più ingarbugliato del previsto  e con la morte del Conte di Moreton i nodi iniziano ad arrivare al pettine. Sposato con la bellissima e povera Emmeline Godfrey, il Conte genera due figli gemelli che abbandona insieme alla donna quando decide di sposarsi nuovamente, diventando bigamo e nascondendo il suo primo matrimonio. Adesso che è morto, l’erede della famiglia Taillefer deve prendere il suo posto e nasconderlo e ucciderlo sembra essere l’unica motivazione che continua a fomentare l’Uomo di Nebbia.

Dopo che gli intrighi della famiglia Taillefer hanno disseminato paura nella vita di Clem e Rowling, Justin e Nathaniel, Mark è incaricato di cercare il nuovo Conte per la salvaguardia di se stessi e dell’intero nome della famiglia.

Bravo nel suo lavoro, Mark trova il futuro Conte al teatro, insieme alla sorella gemella. Trapezisti dal meraviglioso talento, Greta e Pen Starling sono i discendenti segreti della famiglia Taillefer. Ma ciò che Mark non aveva previsto è il trovarsi di fronte alla bellezza di Pen Starling. Forte e coraggioso, Pen è tutto ciò che Mark stava cercando nella sua vita.

Il mondo di Pen doveva essere vivido e luminoso quanto lui, scintillante, mutevole e pieno di gioia. E Mark…non era niente del genere. Era una stampa in bianco e nero, fino al midollo, un bruco in confronto alla farfalla di Pen, sempre teso verso la cosa più pratica ed efficiente; non come Pen, che spargeva colore ovunque andasse e rendeva il giorno più brillante con la sua sola presenza.

Pen, ovvero Repentance, vive da sempre con la sorella, creandosi il futuro attraverso la propria bravura di trapezista. Volare al teatro, con le sue spalle possenti e corpo atletico, è tutto ciò che desidera. Essere se stesso, non sentirsi giudicato per non riuscire ad entrare dentro le etichette da uomo, è tutto ciò di cui ha bisogno. Pen vuole sentirsi libero di truccarsi, di indossare i tacchi, di portare i suoi lunghi capelli e gli orecchini e il titolo di Conte potrebbe minare la sua felicità, la sua libertà. Essere costretto a vestire i panni che la società gli impone per lui significa morire. E credeva davvero di essere stato compreso dal bellissimo Mark eppure l’uomo lo tradisce, costringendolo ad accettare il titolo e tutte le sfarzosità di una famiglia che lo ha abbandonato e che non lo accetta.

Ciò che viene visto da Pen come un tradimento, per Mark è l’unica scelta per tenerlo al sicuro da un possibile attacco dell’Uomo di Nebbia. Riuscirà a farsi perdonare? Riuscirà a non perdere il suo Pen? Ma, soprattutto, riuscirà finalmente ad arrestare l’Uomo di Nebbia?


“Un erede sconveniente” è il terzo ed ultimo libro della serie “Sins of the cities” di K.J. Charles edito Triskell Edizioni. La storia si svolge e si chiude attorno alla famiglia Taillefer e a tutte quelle verità taciute. Ritroviamo Clem e Rowling, Nathaniel e Justin che combattono contro l’assassino e per salvaguardare la vita di Pen e Greta.

Una trilogia che si conclude lasciando l’importante messaggio di amarsi, di avere il coraggio di essere se stessi tra le regole imposte dalla società. Di scrollarsi di dosso le etichette, di essere persone, esseri umani prima di circoscriversi in un genere o in un altro. E’ ciò che il personaggio di Pen porta avanti con orgoglio durante la narrazione. Un ultimo volume, dallo stile sempre incalzante e fluido, ricco di amore e fiducia per dare finalmente tranquillità e giustizia a tutti i personaggi a cui, pian piano, il lettore si affeziona.

Ringrazio la casa editrice Triskell Edizioni per questa collaborazione e l’invio della copia.


Serie “Sins of the Cities”
1. Un’inattesa attrazione
(recensione)
2. Un vizio innaturale
(recensione)
3. Un erede sconveniente

227 letture

Valutazione

4.5

Trama

4.5/5

Personaggi

5.0/5

Stile

4.5/5

Copertina

4.0/5
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4

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