“10 incontri per dimenticarla” di Riccardo Iannaccone: recensione

Autore: Riccardo Iannaccone
Casa Editrice: Porto Seguro Editore
Anno: 2019
Pagine: 306
“Il problema, Massi, è che tu dopo Eleonora…non hai più voglia di innamorarti.” Mi guardò con un pizzico di bontà. “Hai paura di lasciarti andare, di dormire con un’altra donna, di creare un legame, e questo aspetto a lungo andare ti consumerà dentro. Lo sai, te lo dico con amore, da amica.”
Roma.
Roma con i suoi monumenti, con i suoi odori intensi, con le sue strade cariche di storia.
Roma con le luci accecanti e i cantieri stradali. Roma vista dalla finestra dell’appartamento di Massimo, il luogo del misfatto. Le quattro mura dove viene consumato il gioco.
Quello che Alice, amica da più di cinque anni e regista dalle grandi doti artistiche, decide di iniziare per fargli vedere che lui può ancora innamorarsi. Perché Massimo ha perso ormai la speranza nell’amore, o meglio nella sua funzione all’interno della propria vita dopo Eleonora.
E il gioco è una sfida a cui non riesce a rinunciare, perché adora le sfide, adora vincere e vuol far vedere ad Alice che a sbagliarsi non è lui, ma lei. Massimo è costretto, dunque, a stilare la sua top ten degli incontri, degli appuntamenti più catastrofici post-Eleonora, la ragazza che lo ha prosciugato internamente, che ancora alberga in ogni suo anfratto e a cui ha anche dedicato un libro.
Non è una serata come tutte le altre, è la serata dei cuori aperti. Massimo si lascia andare ai suoi ricordi incastrati in quei dieci incontri. Donne problematiche, donne simili a lui, donne incerte, donne sbagliate, donne deluse, donne pericolose. In quella matassa, tra quelle caratteristiche, Alice scivola dentro i racconti con i suoi consigli, con le sue sfuriate e con le sue relazioni finite male. Perché in quel gioco iniziano a giocare entrambi, non è più solamente Massimo, ma anche lei ad aprirsi.
Riuscirà Alice a vincere? A dimostrare al suo amico che può ancora innamorarsi?
Ciò che più ho apprezzato di “10 incontri per dimenticarla” è lo stile di Riccardo Innaccone. Fresco e capace di attirare il lettore con facilità dentro la sua trama. La sua cultura, il suo sapere in campo artistico riesce a sgusciare da piccoli aneddoti musicali e artistici che mi hanno trasportata in un’altra dimensione. La trama appartiene a qualunque lettore perché tutti noi abbiamo avuto degli appuntamenti catastrofici, tutti noi possiamo rispecchiarci in parte in Massimo e nella sua disillusione dall’amore.
I personaggi, in oltre, sono ben descritti in ogni loro azione o spostamento all’interno della trama, un’altra caratteristica che ho pienamente apprezzato.
Ringrazio Riccardo Iannaccone per questa collaborazione🌹
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