“Leviathan – La prima legge” di Margherita Geraci: recensione

Titolo: Leviathan – La prima legge
Autore: Margherita Geraci
Casa editrice: Cignonero Edizioni
Pagine: 286
Anno: 2021

Era qualcosa di personale, di intimo e vero. Era nostro e adesso sapevamo che era quello che entrambi volevamo davvero. Era nostro, nostro e di nessun altro. Sentii le sue mani sui fianchi, possessive e protettive, le sue labbra che si muovevano, invitandomi a schiudere le mie. Era così…così giusto. Nonostante fosse enormemente sbagliato.

Dimentichiamo il Vaticano per come lo conosciamo, perchè adesso al suo posto sorge maestosamente il Leviatano.

A causa delle numerose guerre nucleari e i bombardamenti radioattivi, la natura è marcita e la decisione di vita e di morte finisce nelle mani di Alberto Latini, che crea la stirpe privilegiata, pronta a formare il nuovo Stato.

Quelli che vivono all’interno del Leviatano sono i Civili. Persone che non conoscono la miseria perchè potenti e benestanti. Chi è rimasto fuori dalle mura prende il nome di Periferici che, se fortunati, hanno un lavoro e possono vivere una vita stabile anche se tirare avanti risulta difficile, perchè dimenticati.

Per chi non ha una famiglia, per chi col tempo perde il lavoro, non gli resta altro che uscire fuori dalla schedatura e diventare un Non-Schedato.

E Alice ne sa qualcosa.

Aveva quindici anni quando a causa del Governo e la ridicola decisione di cessare quella poca libertà del popolo il tredicesimo giorno di giugno, perde la sua famiglia in un incidente stradale. Erano segretamente in viaggio verso la zia che stava per partorire, ma quel giorno di Sicurezza Nazionale, quel giorno del suo compleanno, Alice diventa una Non-Schedata.

Fino all’età di vent’anni, si trova a vagabondare per la città insieme al cuginetto Niccolò, l’unica famiglia che le è rimasta, per sopravvivere tra case diroccate e poco cibo intoccato dalle radiazioni. Scappa per non essere beccata dagli Avvistatori, addestrati per uccidere i Non-Schedati, che considerano della feccia da estirpare.

Non era colpa nostra. Non era colpa di quello che eravamo, di quello che eravamo diventati o che saremmo diventati. Non era colpa dei nostri diversi passati o de diversi futuri che ci aspettavano. La colpa era del presente, di quello che avevamo dentro. Dei nostri demoni, forse. Qualcosa di così intimo e radicato dentro di noi che era troppo difficile da abbandonare, da trovare. Non ci si poteva liberare da questo. Dai demoni.

Ma le sue paure si avverano, e si palesano sottoforma di due occhi di ghiaccio, di un Avvistatore che, invece di ucciderla, la costringe ad arruolarsi. Alice così si trova dalla parte del nemico, pronta a studiarlo e a rischiare la vita pur di riavere il suo Niccolò, che le è stato strappato e di cui non ha più notizie.

Sarebbe piuttosto facile se solo non ci si mettesse di mezzo l’amicizia e l’amore. L’amore per Loris che così giovane e appartenete alla famiglia dei Latini è un Effettivo, colui che guiderà di lì a poco gli Avvistatori per uccidere i Non-Schedati.

Riuscirà Alice a non lasciarsi coinvolgere sentimentalmente da quel ragazzo così freddo ma così vulnerabile? Riuscirà Alice a ritrovare il suo Niccolò?


“Leviathan – La prima legge” è il primo volume di una serie distopica che promette davvero molto bene! La storia è coinvolgente, lo stile di Margherita Geraci pulito e deciso. Ho trovato impeccabile la descrizione di questo nuovo Stato, con tutte le sue suddivisioni e le lotte di sopravvivenza. C’è azione, che rende la storia accattivante. Si parla di amore e di amicizia, di perdite e decisioni che portano ad una maturazione dei personaggi, che devo dire ben caratterizzati.

Come primo libro di una serie, ne sono ampiamente soddisfatta. Ringrazio la casa editrice Cignonero Edizioni per questa collaborazione e l’invio della copia.


257 letture

Valutazione

4

Trama

4.0/5

Stile

4.0/5

Personaggi

4.0/5

Copertina

4.0/5
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7

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