“Ravensong – Il canto del corvo” di TJ Klune: recensione

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Una volta c’era un ragazzo.
Una volta c’era un lupo.
Seduto con la schiena contro un albero.
I piedi nudi tra l’erba.
Il ragazzo si era sporto in avanti e aveva baciato il lupo.
E in quel momento aveva capito che niente sarebbe stato più lo stesso.

La prima volta che Gordo vede un uomo trasformarsi in lupo ha sei anni e da quel momento la sua visione della realtà cambia del tutto.

Sin da piccolo, il padre, il grande stregone Robert Livingstone, gli indica la sua strada. Quando arriverà il momento, dovrà prendere il suo posto e diventare lo stregone del più importante branco di licantropi, i Bennett. Gordo segue le sue scelte, accetta dolorosamente la magia dentro il suo corpo, pronta a macchiargli la pelle di figure danzanti e potenti.

Gli stregoni sono molto importanti per un branco. Il loro ruolo è quello di proteggere i licantropi dalla loro parte animale. E proprio come i licantropi, anche gli stregoni hanno bisogno di aggrapparsi a qualcosa per tenere a freno la loro magia. Nascono così i legami. La cosa più importante al mondo.

Legarsi ad un’altra persona significa riuscire a far rimanere intatta la propria parte umana e non far uscire fuori la bestia avida di sangue.

Ciò che non sa, ancora ragazzino, è che il suo legame si trova proprio all’interno del branco Bennett. Mark, il fratello del suo futuro Alfa, lo segue dappertutto con la paura che possa farsi del male. Gordo è incuriosito ed infastidito dalla sua figura e, a quanto pare, sembra che addosso porti l’odore  di fango foglie e pioggia. E’ quello che Mark continua a ripetergli.

Ma i giorni spensierati affrontano una battuta di arresto quando Robert perde il suo legame e Gordo vede il cambiamento radicale in suo padre, che diventa una bestia assetata di avidità e odio. Quel cambiamento e i tradimenti all’interno del branco portano quest’ultimo ad allontanarsi da Green Creek. Mark decide di seguire la sua famiglia, mollando da solo Gordo in città, il quale si sente tradito dalle persone che credeva sarebbero state sempre al suo fianco.

Ma la cosa buffa dell’odio è il confine sottile che lo separa da qualcosa di completamente diverso. Perché non importava quanto provassi a convincermi del contrario, lo amavo. Da sempre.

E’ difficile vivere senza un legame e Gordo odia profondamente Mark. Durante gli anni della scomparsa dei Bennett, Gordo cerca di tirare avanti con la sua officina, trovando inspiegabilmente il proprio legame in Oxnard, un ragazzino insicuro ma dall’animo forte.

La sua vita prende una piega inaspettata quando Mark e i Bennett ritornano in città. Quando Ox si mostra più di un semplice ragazzino, quando è costretto a proteggere i Bennett e Mark stesso dall’infida magia di Robert Livingstone. E forse quel legame che credeva fosse spezzato non si è mai dissolto. Forse l’amore per Mark non si è mai assopito, forse ritornare a fare parte del branco per combattere il male non è poi così terribile.

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Avevamo già conosciuto Gordo nel primo libro della serie. Il ragazzo e poi l’uomo pronto a proteggere Ox, il suo legame. In “Ravensong – Il canto del corvo” il lettore conosce la sua personalità in maniera approfondita. Si trova davanti ai suoi dubbi, al suo passato travagliato, al rapporto difficile col padre e alla relazione d’amore e odio che lo lega a Mark. Una personalità forte, quella di Gordo, ma anche fragile. Piena di insicurezze e paure eppure così temeraria nel proteggere le persone a lui care dai nuovi e difficili problemi.

La magia di Wolfsong scivola senza intoppi e con ancora più tensione in Ravensong, in uno stile quello di TJ Klune che riesce sempre ad attirare il lettore dentro la storia sin dalle prime righe.

Ringrazio la casa editrice Triskell Edizioni per questa collaborazione e per l’invio della copia.

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“Green Creek Series”
1. Wolfsong – Il canto del lupo (recensione)
2. Ravensong – Il canto del corvo
3. Heartsong – Il canto del cuore (recensione)
4. Brothersong – Il canto dei fratelli (recensione)

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